AMBIENTE

Un sistema eco compatibile

Risparmiare rispettando la natura

Il sistema opera la conversione di materiali organici e non-organici in energia elettrica e calore evitando di fatto il consumo di combustibili fossili.

Oltre ai benefici strategici per il mercato dell’energia, i risparmi di combustibile (attraverso l’utilizzo di risorse rinnovabili e la cogenerazione) si traducono in emissioni evitate di CO2, cioè in un contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto e dalla politica energetica dell’Europa e nazionale.

Riferimenti legislativi

Di seguito i riferimenti legislativi che regolamentano le emissioni dell’impianto.

Emissioni in atmosfera

L’impianto è progettato per rispettare ampiamente i limiti delle emissioni previsti dalla legge italiana ed in particolare dal D.lgs. 152/2006 “Norme in materia ambientale” e s.m.i. per tale tipologia di attività. Vedi allegati alla Parte Quinta All. I Parte Terza Cap. 1.3 a).

Emissioni liquide

La normativa di riferimento per le emissioni liquide è il D.lgs. 152/2006 alla Parte Terza, Sezione II e relativi allegati. Le emissioni liquide sono quelle derivanti dall’impianto di recupero del contenuto energetico dai condensati di pirolisi.

Emissioni solide

I rifiuti solidi verranno gestiti in conformità della normativa vigente (Dlgs 152/2006 alla Parte Quarta e relativi allegati). Gli scarichi solidi dell’impianto sono le ceneri generate dalla fase di gassificazione. La produzione di ceneri è stimata in quota pari al 7-10% del materiale in arrivo. Le ceneri, raccolte in un appositi big-bag, verranno conferite in accordo con le normative vigenti (caratterizzazione biochar).

Rumore

I limiti di rumore sono definiti dal DPCM del 14 Novembre 1997 e dal Piano di Zonizzazione Acustica Comunale, i limiti di legge saranno rispettati adottando provvedimenti quali:

  • l’impostazione di limiti sulla rumorosità propria dei componenti in maniera da assicurare un livello di rumore non superiore ai limiti previsti;
  • la sistemazione dei componenti e delle strutture in modo da schermare quelli con emissioni più elevate rispetto ai recettori più critici;
  • l’adozione di cabinati insonorizzati ed equipaggiamenti a bassa emissione sonora.
La pressione acustica sarà in accordo con i valori definiti dal Piano di Zonizzazione Acustica predisposto dall’Amministrazione Comunale.

Antincendio

Normativa antincendio – VVFF Istanza di esame progetto per rilascio di parere di conformità e successivo rilascio del C.P.I.

Emissioni vietate di CO2

La CO2 evitata annualmente dalla linea per la produzione di energia elettrica, ovvero l’anidride carbonica emessa da un impianto tradizionale alimentato a combustibili fossili nella produzione di un pari quantitativo di energia elettrica, è pari a circa 6.500 tonnellate/anno.

Produzione di Syngan, simile al Metano

Una volta ottenuto il syngas – assimilabile al 95% al gas metano - si può procedere, in alternativa al suo utilizzo per alimentare i motori endotermici e produrre energia elettrica, oppure da avviare alla commercializzazione e distribuzione. In questo caso la sezione impiantistica di produzione dell’energia elettrica è sostituita da una sezione di catalisi a media pressione.

Le emissioni in atmosfera

Durante il processo di dissociazione molecolare non vi sono emissioni in atmosfera in quanto si tratta di un processo di trasformazione realizzato in ambiente totalmente chiuso.

L’impianto di per sé non ha emissioni verso l’esterno, tutto il processo avviene all’interno di camere chiuse, ciò che esce dalla camera è un gas di sintesi, costituito da composti gassosi creatisi per reazione solido/aria a spese di calore interno al prodotto caricato. Nei processi di trasformazione in gas, il SynGas rappresenta il prodotto utile del processo. Pertanto ciò che esce in fase gassosa non va disperso in atmosfera in quanto rappresenta l’oggetto della lavorazione, da utilizzare successivamente nelle varie possibili trasformazioni aventi lo scopo di produrre energia. L’emissione gassosa in atmosfera viene quindi rimandata ad una fase successiva in cui si ha l’utilizzo del gas di sintesi in una delle tante tipologie di macchine per la produzione di energia.

Il gas che arriva alla macchina ha caratteristiche di pulizia simili a quelle del gas metano, o altro gas naturale correntemente usato nelle applicazioni industriali e civili, e va in macchinari ed impianti omologati secondo le normative europee, e quindi in grado di rispettare per le emissioni i parametri di legge previsti da queste. Da notare che questo tipo di impianti, per poter funzionare correttamente, richiede delle specifiche qualitative del gas in ingresso molto restrittive, quindi l’effettuare un trattamento di pulizia efficace diventa una esigenza di processo oltre che di rispetto dell’ambiente.