Dei.Eco: problemi e soluzioni
PROGETTO DEI.ECO
Smaltimento delle deiezioni animali
Sviluppo dell’ECOnomia circolare locale attraverso un approccio innovativo per riciclare, ottimizzare e valorizzare i fanghi derivati dalle deiezioni animali.

La situazione attuale
Lo spandimento dei reflui sui terreni può dar luogo a due grossi problemi ambientali: da un lato, si ha l’emissione in atmosfera di ammoniaca a seguito della sua evaporazione dalla frazione liquida del liquame e dall’altro, a causa del normale processo di degradazione delle molecole che contengono l’azoto organico, si ha il rilascio di nitrati nell’ambiente, i quali, essendo solubili, vanno ad inquinare le falde acquifere.
Secondo il ciclo naturale infatti l’azoto contenuto nei reflui, una volta rilasciato mediante spandimento sui terreni, viene reso disponibile grazie alla degradazione delle macromolecole organiche. Nello specifico, le proteine gli amminoacidi e l’urea si degradano, rilasciando azoto in forma ammoniacale; a questo punto, alcuni ceppi batterici aerobici sono in grado di provvedere alla loro nitrificazione, con la formazione di nitrati (NO3 -), che possono essere o assorbiti dalle piante oppure ulteriormente mineralizzati ad azoto molecolare (N2) per effetto dell’azione di famiglie batteriche denitrificanti.
A sua volta, l’azoto molecolare rilasciato in atmosfera può essere utilizzato dai batteri azoto fissatori e produrre le proteine vegetali, che peraltro sono l’alimentazione principale degli erbivori produttori dei liquami.
Il problema ambientale sorge quando grandi quantità di azoto vengono versate, come è prassi nel caso di allevamenti zootecnici, su superfici ristrette.
Tali sversamenti portano alla formazione di una grossa concentrazione di nitrati, altamente solubili. In tali condizioni le biomasse batteriche denitrificanti non riescono a svolgere completamente la propria azione, per cui i nitrati raggiungono la falda, inquinando le acque che la compongono, con conseguenze sia ambientali (eutrofizzazione) che sanitarie (elevati livelli di nitrati nelle acque potabili sono associati al rischio di metaemoglobinemia, pericolosa soprattutto per i neonati).
Con il nostro impianto di decomposizione termochimica accelerata è possibile evitare questa problematica fonte di inquinamento e trasformare uno scarto in una importante risorsa economica.
La soluzione di Quantion Environment
DEI.ECO
LA DISSOCIAZIONE MOLECOLARE è un sistema termodinamico per trasformare, a bassa temperatura, compresa tra 400°c e 550°C, composti organici (naturali) complessi in sostanze semplici.
La dissociazione molecolare è una tecnologia sicura di decomposizione della materia, che opera in assenza di ossigeno (non combustiva), inducendo la reazione di dissociazione molecolare attraverso il semplice trasferimento dell’energia termica necessaria al processo.
Con questo processo non vengono generate sostanze inquinanti e la materia organica garantisce una notevole resa energetica.
I prodotti della dissociazione molecolare, auto catalizzata, a pressione atmosferica, sono il Syngas (combustibile gassoso costituito prevalentemente da idrogeno, ossido di carbonio, anidride carbonica e metano), una frazione liquida di idrocarburi pesanti detta Tar e il Biochar (residuo carbonioso inerte), con proporzioni che dipendono dalle condizioni di lavoro e dalla matrice organica trattata.

Benefici ambientali
Nessuna emissione
Il nostro impianto non produce nessuna emissione di inquinanti e di CO2 nella fase di degradazione della materia organica./p>
Nessuna variazione
Il nostro impianto non determinerà alcuna variazione qualitativa e quantitativa delle emissioni attualmente esistenti. Anzi, riteniamo di poter affermare che diminuiranno.
Nessuno spandimento sui terreni
Le deiezioni vengono completamente trattate e valorizzate nell’impianto e, pertanto, non ci sarà più bisogno di spanderle sui terreni.
Recupero di Materia
Il nostro impianto “DEI.ECO” consente di recuperare tutti i prodotti residuali del processo, utilizzandoli in altri processi produttivi.